Lo shopping
Molti sono i prodotti artigianali di sicuro interesse per il turista.
Nei mercatini e nei negozi si trova molta bigiotteria con pietre dure di buona qualità: quarzo, agate, lapislazzuli, malachite, … Sono prodotti artigianali e rappresentano i classici ricordini, con valore etnico più che commerciale. Le pietre preziose di valore non si acquistano nei mercatini ma solo nelle gioiellerie, come in tutto il mondo. Lo stesso corallo che viene venduto nei mercatini non è del luogo ma arriva dalle nostre zone.
I prodotti dell’ebano lavorato sono tutti molto belli. Si tratta di un legno pregiato, molto compatto e pesante, di colore scuro, adatto a essere lavorato con lo scalpello. Ci sono sculture di legno veramente artistiche, come i mascheroni di Makonde che spesso rappresentano stregoni o spiriti o volti del popolo guerriero Masai. Altre sculture, quelle dei Wakamba, sono altrettanto belle, ma non sono di ebano: sono fatte di legno di acacia annerito artificialmente per farlo sembrare ebano. Vengono rappresentati re, guerrieri e anche animali africani in forma stilizzata; oppure si fanno ciotole di tutte le dimensioni e forme, spesso decorate da intarsi molto belli.
Gli artisti locali appartenenti alla tribù degli Aba Gusii espongono anche sculture in pietra saponaria rappresentanti animali stilizzati.
Ci sono poi bellissimi batik africani. Si tratta di dipinti su tela, eseguiti con un procedimento lungo e laborioso: si ricopre con cera liquida quella parte del dipinto che non dovrà prendere colore in fase di tintura, si tinge, si lascia asciugare, si fa bollire il dipinto per far sciogliere la cera, si fissa con sali o aceto e si ripete l'operazione fino al completamento del disegno. I motivi sono di ambientazione africana, i colori sono sempre caldi e intensi. I batik più pregiati sono fatti con vari colori e il loro disegno è minuto, preciso e ben definito. I batik più costosi sono venduti nei negozi specializzati e sono firmati da pittori famosi.
Sono di sicuro interesse per il turista anche i tessuti bellissimi di produzione locale: si tratta di teli di cotone coloratissimo, disegnati con motivi ripetuti o disposti in un determinato modo, nei riquadri o nei bordi, o che si diramano verso il bordo. Questi cotoni coloratissimi assumono nomi diversi a seconda del loro disegno: i kanga, i kikoi, i kitenghe. Sono tutti di una unica dimensione, molto adatti a parei. Nei bazar si può acquistare anche l’abbigliamento da safari, a prezzi molto convenienti.
E poi ci sono tutti i prodotti di artigianato locale, venduti nei bazar e nei mercatini: si tratta di borse, borsette, cestini, contenitori, stuoie e altro ancora, prodotti con la fibra coloratissima di una pianta locale chiamata sisal, che ha le foglie lunghe, dure e spinose. Ci sono tamburi di tutte le forme e dimensioni. Ci sono gli utensili ottenuti dalle zucche secche lavorate: tazze, bicchieri, bottigliette, ciotole, tabacchiere, insalatiere, …
Anche le lance, le daghe e le lame in genere attirano l’attenzione del turista ma è bene sapere che non è semplice portarle a casa perché la dogana italiana le considera armi da guerra e come tali le tratta: bisogna denunciare la loro presenza alla polizia di stato e solo dopo l’autorizzazione possono essere sdoganate.
Altra merce di cui l’importazione in Italia è vietata sono tutti quei prodotti legati alla caccia: avorio lavorato, trofei, conchiglie, corallo, …
Il turista deve tenere presente che si contratta sempre sul prezzo della merce, non solo nei mercatini ma anche nei negozi. Il commerciante stesso se lo aspetta e fissa i prezzi prevedendo la discussione del turista. Uno stesso oggetto cambia facilmente di prezzo anche nell’arco di pochissimo tempo.